L’installazione di turbine eoliche offshore offre numerosi vantaggi dal punto di vista energetico ed economico, ma occorre anche valutare il loro impatto ambientale.
Cosa sono gli impianti eolici offshore?
Gli impianti o parchi eolici offshore sono installazioni di decine o centinaia di turbine eoliche collocate in mare aperto, generalmente a diversi chilometri di distanza dalla costa. I parchi eolici possono essere costituiti da aerogeneratori direttamente fissati sul fondale marino, se situati in acque basse (fino a 30 – 50 m di profondità), o da turbine eoliche montate su piattaforme galleggianti se collocate in acque più profonde.
Dato il continuo aumento di domanda di energia elettrica a livello globale, incrementare e promuovere fonti di energia pulita è di fondamentale importanza per controbilanciare gli effetti del cambiamento climatico. La Commissione Europea ha affermato che entro il 2030 l’energia eolica potrà soddisfare fino al 30% della domanda energetica in Europa. Per raggiungere tale obiettivo, sarà necessario aumentare l’attuale produzione di energia eolica offshore di almeno quattro volte.

Impianto eolico offshore
Quali sono i vantaggi e benefici dei parchi eolici marini?
L’installazione di aerogeneratori in mare aperto presenta indubbiamente diversi vantaggi. Tra questi, la possibilità di sfruttare al meglio la quantità e qualità del vento, costi di costruzioni attualmente più economici rispetto a nuovi impianti a gas, carbone o nucleare, e un impatto visivo minore che sulla terraferma. Ancora più importante, l’enorme potenziale energetico a zero emissioni offerto dall’eolico offshore: secondo l’Agenzia internazionale dell’energia (Aie) sarebbe, infatti, possibile soddisfare l’intero fabbisogno energetico mondiale tramite fonti di energia eolica offshore in meno di 20 anni.
Attualmente, gli impianti eolici offshore più importanti sorgono in Gran Bretagna, Olanda, Germania, Danimarca e Cina. East Anglia ONE è il parco eolico marino più grande al mondo, è situato nel Mare del Nord ed è costituto da 102 turbine eoliche, con una capacità installata di 714 megawatt (MW). Grazie alle sue prestazioni, questo parco è in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 630.000 famiglie inglesi.
Quali sono gli impatti ecologici e sull’ambiente marino?
Numerosi studi hanno investigato l’impatto ecologico delle turbine eoliche offshore, nonostante questo rimanga un argomento delicato e ancora soggetto a dibattito.
Gli impianti offshore costituiscono un pericolo minore per uccelli migratori, rapaci e pipistrelli rispetto alle strutture eoliche su terraferma, tuttavia possono avere effetti negativi su alcune specie marine.
Gli impatti ecologici più rilevanti vengono registrati durante la fase di costruzione, a causa dei disturbi acustici dovuti ai lavori di trivellazione, dragaggio, e intensificazione del traffico navale. Le vibrazioni generate dalle turbine eoliche durante la fase operativa, invece, possono interferire con l’attività di ecolocazione di alcune specie di mammiferi marini, influenzando il loro comportamento. Un’altra potenziale minaccia è rappresentata dai campi elettrici emessi dai cavi di trasmissione delle turbine, i quali possono confondere certi pesci che si orientano a seconda dei segnali elettromagnetici.

Balena in mare aperto
Occorre specificare, però, che i rischi citati vengono considerati bassi o moderati nella maggior parte degli studi finora condotti. A controbilanciare questi impatti negativi, vi sono anche importanti effetti benefici. Tra questi, un aumento della biodiversità locale dovuto al cosiddetto “effetto barriera artificiale” svolto dalle turbine, che favoriscono l’insediamento e la riproduzione di diverse specie marine. Inoltre, l’esclusione delle attività di pesca nei parchi eolici marini per motivi di sicurezza permette un aumento sia delle specie ittiche bersaglio sia delle specie non-target, creando condizioni simili a quelle di un’Area Marina Protetta.
Considerazioni finali: come sfruttare in maniera sostenibile l’energia eolica offshore?
Dato l’enorme potenziale energetico a zero emissioni offerto dall’eolico offshore, è prevedibile un consistente aumento di tali installazioni in diversi paesi europei e non, inclusa l’Italia. Numerose migliorie possono essere apportate per limitare gli impatti ambientali causati dai parchi eolici marini, incluso il design degli aerogeneratori, la riduzione dei disturbi acustici e un’adeguata pianificazione dell’impianto eolico in base alle caratteristiche del sito geografico prescelto.
Il coordinamento tra scienza, compagnie energetiche e politica sarà fondamentale per garantire uno sviluppo sostenibile dell’energia eolica offshore. Per esempio, la costruzione di tali impianti non dovrebbe avvenire in siti importanti per la riproduzione delle specie marine locali, né in periodi dell’anno sensibili per pesci e mammiferi marini migratori. Un’adeguata conoscenza dell’habitat locale e dell’ecologia che contraddistingue le specie marine presenti è indispensabile per ridurre gli effetti negativi dell’eolico offshore ed evitare che si sommino ad altre attività antropogeniche di disturbo per gli ecosistemi marini.

Turbine eoliche in mare
FONTI
- LIFEGATE, 2016. Cos’è l’eolico offshore. L’energia del vento da turbine in mare aperto. https://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/eolico-offshore
- Pérez-Collazo, C. et al. (2015). A review of combined wave and offshore wind energy. Renewable and Sustainable Energy Reviews, 42, 141-153.
- European Commission, 2019. A European Green Deal – Striving to be the first climate-neutral continent. https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/european-green-deal_en
- GreenReport, 2020. http://www.greenreport.it/news/energia/il-2019-e-stato-lanno-record-per-leolico-offshore-ma-litalia-non-ce/
- Ilsole24ore.com, 2019. https://www.ilsole24ore.com/art/la-rivoluzione-dell-eolico-offshore-potrebbe-darci-tutta-l-elettricita-mondo-ACP8Wdu
- ScottishPower renewables, 2020. East Anglia One. https://www.scottishpowerrenewables.com/pages/east_anglia_one.aspx
- Bergström, L. et al. (2014). Effects of offshore wind farms on marine wildlife – a generalized impact assessment. Environmental Research Letters, 9, 3.
- Teilmann, J. & Carstenses, J. (2012). Negative long term effects on harbour porpoises from a large scale offshore wind farm in the Baltic – evidence of slow recovery. Environmental Research Letters, 7, 4.
Autrice: Eleonora Faraggiana
Eleonora è laureata in scienze ambientali e ha un master in scienze del mare. Lavora per il Parco Nazionale delle Cinque Terre, dove si occupa del monitoraggio dell’Area Marina Protetta. Se fosse un animale marino sarebbe una stenella striata del Mediterraneo, socievole e sempre pronta per divertirsi in mare, immergersi in profondità e saltare tra le onde!