Profondità estreme, niente luce e pressione altissima: Worldrise vi porta alla scoperta di 10 creature incredibili che popolano gli abissi.
Quante specie marine esistono sul nostro Pianeta, ve lo siete mai chiesto?
Magari si, ma nel caso non l’aveste fatto, è importante che prima di rispondere ci prendiamo qualche minuto per fare alcune considerazioni.
Nozioni da non perdere
Innanzitutto, partiamo da un dato fondamentale: la vita nel mare è nata ben prima di quella che conosciamo sulla terra ferma e, precisamente, risale a circa 3.7 bilioni di anni fa!
Incredibile, vero?
Ancora più sorprendente, però, è che l’Oceano da solo ricopre il 71% della superficie terrestre e secondo la teoria biogeografica, il numero di specie viventi aumenterebbe in base alla grandezza dell’habitat in cui possono crescere.
State iniziando, quindi, a farvi un’idea? Bene, ma aspettate a trarre conclusioni.
Prima, vogliamo darvi un ultimo suggerimento per provare a rispondere.
Specie marine Vs specie terrestri
A partire dal 1950, il numero di specie marine scoperte è stato più alto di quelle terrestri, nonostante ci sia una zona dell’Oceano, quella più profonda, ancora in gran parte inesplorata e resa inospitale dall’elevata pressione, le temperature gelide e l’assenza di luce.
Avendo dunque appurato tutto ciò, proviamo ora a riproporvi la domanda: quante specie marine pensate che esistano?
Tante, tantissime!
Così tante che è stato creato un database online chiamato World Register of Marine Species (WoRMS) che ne riporta attualmente 465.871, di cui “solo” 237.025 accettate.
Vita negli Abissi
Essendo dunque così numerose, non dovremmo sorprenderci nel sapere che molti metri più giù rispetto a dove vivono i più comuni squali, delfini, balene e tonni c’è un mondo ancora tutto da scoprire: gli abissi marini, che si spingono fino a 10.994 metri sotto il livello della superficie del mare, nel punto più profondo chiamato “Challenger Deep” (Libro Pianeta Oceano – Mariasole Bianco).
A quelle profondità, senza luce e sottoposta a livelli di pressione altissima, la vita è riuscita comunque a prosperare e la natura ci ha regalato creature marine incredibili, che sono state in grado di adattarsi a condizioni estreme.
Scopriamone insieme qualcuna:
Ragno-granchio gigante
Con misure che raggiungono i 3,7 metri di grandezza, si ritiene che sia il più grande artropode sulla Terra. Nativo delle acque giapponesi, spende la maggior parte della sua esistenza cercando cibo sul fondo dell’Oceano, fino 300 metri di profondità.

Ragno Granchio Gigante – Wikipedia
2. Squalo arricciato
Ritrovato in Giappone nel 2007, a 1.500 metri di profondità incontriamo lui: lo squalo arricciato. È considerato un vero e proprio fossile vivente perché conserva le stesse caratteristiche dei suoi antenati, che nuotavano in mare al tempo dei dinosauri.

Squalo Arricciato – Libero Blog
3. Granchio yeti
Kiwa hirsuta, sarebbe questo il suo vero nome, è un crostaceo completamente cieco che può essere osservato anche oltre i 2.000 metri di profondità. Amante soprattutto delle aree idrotermali sottomarine, sembrerebbe nutrirsi di tessuti di cozze. Tuttavia, le setole che ricoprono gran parte del suo corpo, ospitano colonie di batteri che potrebbero fungere da ulteriore fonte di nutrimento.

Granchio Yeti – Census Of Marine Life
4. Squalo a sei branchie
Di solito nuota a 2.500 metri di profondità, ma durante la notte si sposta in superficie per nutrirsi. Può arrivare fino a 4,8 metri di lunghezza e si nutre di altri squali, razze, calamari, granchi e foche.

Squalo A Sei Branchie – Wikipedia
5. Calamaro vampiro
Si nasconde nelle profondità oceaniche, fino a 3.000 metri sotto la superficie del mare. Non si nutre di sangue, ma il suo, che è di colore blu, gli permette di trasportare efficacemente ossigeno anche lì dove è praticamente assente. Avendo sviluppato occhi molto grandi, in proporzione i più grandi rispetto a qualsiasi altro animale esistente sulla Terra, riesce a vedere bene anche nel buio degli abissi.

Calamaro Vampiro – Focus
6. Zifio
Questo mammifero non vive negli abissi, ma per potersi nutrire, è in grado di spingersi anche lui fino a 3.000 metri di profondità in cerca di calamari.

Zifio – Shutterstock
7. Polpo Dumbo
L’aspetto simile al famoso Dumbo della Disney è dato dalle pinne presenti su entrambi i lati del mantello, che sporgono come se fossero due orecchie giganti. Unica specie di polpo in grado di vivere a 4.000 metri di profondità, è anche quello dall’aspetto più tenero, che lo contraddistingue rispetto ai suoi simili.

Polpo Dumbo – Scienze Fanpage
8. Pesce vipera del Pacifico
I suoi denti sono frastagliati ed aghiformi, così grandi da non permettergli di chiudere la bocca. In grado di tollerare profondità che raggiungono i 4.400 metri, ha un metodo molto particolare di cacciare. Utilizza, infatti, dei fotofori bioluminescenti presenti sulla pancia per attirare le prede.

Pesce Vipera
9. Fangtooth fish
Questo vero e proprio mostro degli abissi è l’unico pesce in grado di sopravvivere così in profondità. È stato, infatti, osservato fino a 5.000 metri al di sotto della superficie del mare. Anche lui, come il pesce vipera, è dotato di denti molto grandi, completamente sproporzionati rispetto al resto del corpo.

Fangtooth Fish – Wikipedia
10. Vermi tubo giganti
Concludiamo questa classifica non con le creature più abissali, ma con quelle forse più resistenti a condizioni estreme. Questi vermi si sono adattati a vivere in corrispondenza delle prese d’aria idrotermali, dove viene rilasciata acqua surriscaldata e satura di sostanze chimiche tossiche.
Tutto ciò, in un ambiente già caratterizzato da pressione schiacciante, temperature gelide ed assenza totale di luce.

Verme Tubo Gigante – Corriere
Bibliografia:
Autrice: Federica Aprea
Federica è laureta in Biologia molecolare, ha conseguito un master in sostenibilità e oggi è consulente ambientale. Per Worldrise è Volunteer Hub Coordinator del Sud-Italia, a partire da Roma. Se fosse un animale marino sarebbe una stella marina, per la sua capacità di rigenerarsi e continuare a vivere, ma anche un delfino, per la sua giocosità e la voglia di socializzare in gruppo.