Worldrise vi racconta le differenze tra i concetti di meteo e clima, un’importante distinzione da conoscere nel contesto di emergenza climatica che stiamo vivendo.
Cos’è il riscaldamento globale?
Con il termine “cambiamento climatico” si fa riferimento all’alterazione del clima terrestre dovuta sia a fenomeni naturali sia ad eventi legati alle attività umane, mentre il cosiddetto “riscaldamento globale” viene attribuito esclusivamente ad azioni antropogeniche, ovvero a tutti quegli effetti determinati dalle alterazioni umane sulla natura e che hanno portato, nel corso di un secolo, ad un aumento della temperatura media globale di 1°C. Questo trend sta aumentando ad una velocità senza precedenti, pari a 0.2°C per decennio, secondo le stime più recenti (IPCC Special Report, 2019).

Aumento della temperatura media globale registrato dal 1850 ad oggi, in base alle osservazioni atmosferiche di diversi centri per lo studio climatico. © Crown Copyright. Fonte: Met Office.
Meteorologia e climatologia: due scienze diverse
Per capire meglio il concetto di “riscaldamento climatico” è necessario chiarire la differenza tra meteo e clima, due termini che, nel linguaggio comune, vengono spesso confusi o utilizzati indistintamente. La principale differenza tra meteorologia e climatologia si può esprimere in funzione del tempo: la prima scienza si occupa della previsione dei fenomeni atmosferici in un arco temporale molto breve, mentre la seconda studia i cambiamenti atmosferici per un periodo di tempo più esteso, a livello regionale o globale.
Cosa si intende per meteo?
I fenomeni meteorologici sono il mix di eventi che si registrano quotidianamente nella regione dell’atmosfera più vicina al suolo terrestre, nota come troposfera. Questi eventi sono diversi in base a numerosi fattori, tra i quali la pressione atmosferica, l’intensità del vento, l’umidità e la temperatura. Il meteo può variare significativamente anche tra aree geografiche molto vicine tra loro e può cambiare nel giro di giorni, ore e minuti. In alcuni casi, inoltre, eventi meteorologici estremi, come la tempesta di neve che ha colpito la costa orientale degli Stati Uniti lo scorso febbraio 2021, vengono erroneamente utilizzati come argomentazioni contro il riscaldamento globale.

Tempesta di neve a Times Square, New York, febbraio 2021. © John Minchillo. Fonte: Pix11.com
Cosa si intende per clima?
Se il meteo descrive i cambiamenti atmosferici nel breve termine, il clima viene definito come la media delle diverse variabili meteorologiche misurate in un lasso temporale di alcuni decenni, in una determinata area geografica. Gli scienziati normalmente basano i loro studi sulla media delle osservazioni meteorologiche registrate in un periodo di 30 anni, note come “valori climatici normali” o “climate normals”. Grazie a questi valori è possibile individuare fenomeni stagionali anomali in zone specifiche (ad esempio, un’estate particolarmente secca rispetto alla media) e, se questo andamento continua a ripetersi anno dopo anno, è probabile che il clima della zona interessata stia cambiando.
Perché è importante lo studio del clima?
Studiare il clima è di fondamentale importanza, in quanto la sopravvivenza di tutte le specie viventi dipende da esso. L’aumento delle temperature a livello globale porterà all’innalzamento del livello del mare e a cambiamenti nella distribuzione delle precipitazioni, alterando importanti cicli e processi che regolano l’equilibrio degli ecosistemi marini. Bisogna quindi ricordare che eventi meteorologici estremi, come freddo anomalo e tempeste improvvise, non vanno interpretati come segnali per smentire la teoria del riscaldamento globale, che si basa su dati climatici a lungo termine e non su osservazioni meteorologiche, bensì come la diretta conseguenza dell’emergenza climatica che stiamo vivendo e che, per imparare ad affrontare nel modo più efficace, dobbiamo conoscere.
Bibliografia:
- Climate.nasa.gov (https://climate.nasa.gov/resources/global-warming-vs-climate-change/)
- IPCC Special Report 2019 (https://www.ipcc.ch/sr15/)
- Ncei.noaa.gov (https://www.ncei.noaa.gov/news/weather-vs-climate)
- Nasa.gov (https://www.nasa.gov/mission_pages/noaa-n/climate/climate_weather.html)
- Henson et al. (2013). The impact of global warming on seasonality of ocean primary production. Biogeosciences, 10, 4357–4369 (https://bg.copernicus.org/articles/10/4357/2013/).
Autrice: Eleonora Faraggiana
Eleonora è laureata in scienze ambientali e ha un master in scienze del mare. Lavora per il Parco Nazionale delle Cinque Terre, dove si occupa del monitoraggio dell’Area Marina Protetta. Se fosse un animale marino sarebbe una stenella striata del Mediterraneo, socievole e sempre pronta per divertirsi in mare, immergersi in profondità e saltare tra le onde!