Quando street-art e sensibilizzazione si uniscono, una goccia di pittura può fare un mare di differenza!
Ad un anno dalla sua inaugurazione, avvenuta nel mese di Novembre 2019 a Milano, parliamo di AnthropOceano, il murale realizzato da Federico Massa, in arte Iena Cruz, in collaborazione con Worldrise.
Lo street artist di fama internazionale ha realizzato l’opera ispirandosi al concetto di Antropocene, l’attuale era geologica caratterizzata dal forte impatto umano sul Pianeta. L’artista spiega che l’obiettivo è quello di “far riflettere sulle cicatrici lasciate dall’uomo sui fondali e la superficie dell’Oceano, segni spesso indelebili di una catastrofe ambientale che ci coinvolge tutti”.

Anthropoceano – Novembre 2019
La composizione del murale si presenta con una piattaforma petrolifera centrale, la cui ciminiera ricalca il profilo di un contenitore di plastica che intrappola l’ecosistema marino. Viene in questo modo raffigurato il percorso che la plastica compie dalla sua origine, il petrolio, fino all’impatto ambientale che ne deriva: emissioni di gas serra e rifiuti plastici. Ricordiamo infatti, che ben l’80% della plastica trovata in mare proviene da fonti terresti, e dunque è proprio dai centri urbani che bisogna partire per promuovere soluzioni sostenibili.
All’interno del contenitore è poi dipinto l’ecosistema marino, rappresentato da alcune delle creature più affascinanti ed al tempo stesso maggiormente minacciate dall’uomo. Ben visibili sono innanzitutto squali e balene, alcune tra le principali specie vittime di sovrappesca e caccia brutale, seguite dai coralli, presenti sullo sfondo per ricordare allo spettatore il problema legato all’acidificazione dell’Oceano, causa del loro progressivo sbiancamento.
Lo scenario lascia infine spazio ad una splendida manta, animale difficile da avvistare e che conferisce all’opera un significato spirituale di libertà e bellezza legato a tutte le specie animali.
Anthropoceano purifica l’aria
Importante per la realizzazione di questo murale 100% sostenibile, è inoltre il mezzo utilizzato. Poiché, oggi, la plastica non è l’unico problema di inquinamento che bisogna cercare di fronteggiare, il disegno è stato realizzato con un ulteriore intento: ridurre l’inquinamento atmosferico. Sembra strano, ma è proprio così!
Airlite, la particolare pittura utilizzata per il progetto è in grado di assorbire i NOX, composti nocivi rilasciati dai motori a combustione, e ridurre dell’88% la presenza di NO2, biossido di azoto, nell’aria. Non serve alcun aiuto esterno, le basta un po’ di luce solare per essere attivata ed il risultato che si ottiene corrisponde all’azione di 330 m2 ricoperti da alberi ad alto fusto.
Un dato del genere non è da sottovalutare, considerando che l’Italia detiene il triste primato in Europa per il tasso di morti premature causate da biossido di azoto.
Dove si trova Anthropoceano?
La realizzazione di questo murale ha avviato il progetto Worldrise Walls. Inoltre, si inserisce della campagna per il lancio del progetto No Plastic More Fun a Milano nel 2019 portata avanti da Worldrise, con il sostegno della Ocean Family Foundation e la collaborazione di North Sails, per creare il primo network al mondo di locali notturni che hanno deciso di non servire plastica monouso.
Inoltre, anche il sostegno dei cittadini di Milano è stato fondamentale. Worldrise ha infatti chiesto loro di candidare il muro del proprio palazzo per ospitare l’opera di Iena Cruz e l’interesse che hanno mostrato di avere verso un tema così importante si è rivelato essere molto forte. Dopo una dettagliata analisi delle numerose candidature ricevute, è stato l’edificio di via Giovanni Viotti 13 in zona Lambrate ad essere proclamato vincitore. Il murale è anche visibile dal treno presso la stazione di Milano Lambrate. Tutti noi, dunque, possiamo davvero fare la differenza, se vogliamo, e questo ne è un chiaro esempio.
Dopo l’esperienza con Iena Cruz, il prossimo obiettivo di Worldrise è quello di creare una rete di metropoli, in collaborazione con la Pangeaseed Foundation, che sposino il progetto Worldrise Walls – We ART for NATURE. In ogni città potrà essere realizzato un murale, in collaborazione con artisti impegnati sulle tematiche ambientali, come segno distintivo di una cittadinanza che ha a cuore la salvaguardia del Pianeta.
Perciò se anche tu sei un cittadino sensibile alle tematiche ambientali e ti piacerebbe vedere uno di questi murales sull’edificio del tuo palazzo o in altri quartieri della tua città, non aver timore di prendere parte all’iniziativa e mandare la tua candidatura. Il prossimo murale potrebbe essere realizzato proprio grazie al tuo aiuto!
Autrice: Federica Aprea – Worldrise Onlus
Federica è laureta in Biologia molecolare, ha conseguito un master in sostenibilità e oggi è consulente ambientale. Per Worldrise è Volunteer Hub Coordinator del Sud-Italia, a partire da Roma. Se fosse un animale marino sarebbe una stella marina, per la sua capacità di rigenerarsi e continuare a vivere, ma anche un delfino, per la sua giocosità e la voglia di socializzare in gruppo.