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Per aiutarti a destreggiarti nel mare di opportunità universitarie e lavorative, Worldrise ti dà 10 consigli utili per avvicinarti alle Blue Careers, le professioni legate al mare e alla salvaguardia del Pianeta Blu.

Vorresti solcare i mari lavorando per la conservazione dei cetacei? Oppure ti piacerebbe portare la divulgazione scientifica nelle scuole? Sei un* appassionat* di comunicazione, grafica o scrittura, ma sogni di lavorare nel mondo della conservazione e valorizzazione dell’ambiente marino? Se non sai quale percorso di formazione intraprendere per mettere le tue passioni e competenze a disposizione del mare, Worldrise ti dà 10 consigli utili per avvicinarti alle Blue Careers, le professioni legate al mare e alla salvaguardia del Pianeta Blu. 

1. Non esiste un unico percorso…

Biologia Marina, Scienze Naturali, Ecologia, Scienze Ambientali, Oceanografia, Scienze del Mare: nel panorama universitario sono numerosissimi e in continua crescita i percorsi formativi di indirizzo scientifico-ambientale a disposizione degli studenti. Se da una parte questo range sempre più specializzato di scelte rappresenta un’attenzione crescente a favore della formazione dei futuri custodi del patrimonio naturalistico, dall’altra contribuisce ad aumentare l’indecisione di chi, con in mano un diploma o una laurea triennale, non sa assolutamente verso quale curriculum indirizzarsi. 

Nel momento in cui ci troviamo a scegliere un corso di laurea in ambito scientifico, però, dobbiamo tenere a mente che non esiste un unico percorso: è possibile trovarsi a ricoprire una stessa posizione lavorativa pur avendo scelto percorsi di studi differenti, così come è altrettanto facile che studenti di uno stesso corso di laurea finiscano per intraprendere carriere molto diverse nel mondo della tutela ambientale. Se studi Biologia Marina potresti per esempio scegliere di lavorare in laboratorio per condurre analisi su campioni, in barca per avvistare e identificare gli organismi marini più disparati oppure di lavorare nell’ambito della comunicazione scientifica; allo stesso modo, se ti specializzi in Scienze Ambientali o Naturali potresti diventare una figura di riferimento per un’associazione, un ente pubblico o privato che si occupano di tutela ambientale: c’è un mare di possibilità che ti aspetta!

2. …ma tutte le strade portano al mare

Se desideri mettere le tue passioni e competenze a disposizione del mondo marino e della sua salvaguardia, non è detto che tu debba specializzarti esclusivamente in discipline scientifiche: tutte le strade portano al mare, se è lì che vuoi arrivare. Che tu sia un* appassionat* di grafica, design, scrittura, comunicazione, legge o economia, esiste sempre un collegamento con il mare da esplorare per declinare il tuo percorso di studi anche in questo ambito, intraprendendo una carriera blu confezionata su misura per te. 

3. Sii curios*, anche al di fuori dell’ambito universitario

Quando si studia è facile farsi assorbire completamente da lezioni, scadenze ed esami, rischiando di ridurre la propria esperienza e competenza a ciò che viene insegnato in aula. Benché gli insegnamenti accademici siano una base fondamentale per l’avvicinamento alle Blue Careers, non possono essere la nostra unica fonte di informazioni: è importante, soprattutto in ambito scientifico, mantenersi curios* e attent* rispetto a ciò che accade nel mondo, dentro e fuori dall’acqua. Documentari, conferenze, articoli scientifici, libri ed eventi divulgativi a tema marino possono essere ottimi alleati nella costruzione di un percorso formativo consapevole, completo ed efficace.

4. L’esperienza pratica vale più di mille parole 

Tra il dire e il fare c’è di mezzo… un mare di attività pratiche sul campo! Tirocini, stage, summer schools, volontariato e campus sono alcune delle esperienze pratiche professionalizzanti fondamentali per avere un’idea di come funzioni il mondo del lavoro. Prendere parte a percorsi formativi capaci di passare dalle nozioni teoriche alle attività pratiche, come l’Action & Biology Campus di Worldrise, ti permetterà di immergerti completamente alla scoperta delle Blue Careers e di metterti alla prova, fornendoti l’opportunità di toccare con mano cosa voglia dire essere un* biolog* marin*, un* espert* di conservazione ambientale o un* oceanograf*. 

5. La scienza parla l’inglese

Se ai tempi di Linneo, il padre della tuttora attuale classificazione scientifica degli organismi viventi, la lingua della scienza era il latino, oggi si può affermare che il mondo scientifico parli l’inglese. Pubblicazioni a livello internazionale, grandi conferenze di divulgazione e la comunicazione di nuove scoperte si avvalgono tutte della lingua inglese: per dialogare con scienziati e studiosi provenienti da ogni parte del mondo e avere accesso facilmente al mare di nuove conoscenze, è importante investire nello studio dell’inglese e sfruttare ogni occasione che si presenta, come Erasmus, esperienze all’estero o corsi internazionali, per praticare la lingua.

6. Tieniti pront* ad aggiustare la rotta

Dopo aver concluso un percorso di studi scientifici, non limitare le tue scelte e sii pront* ad aggiustare la tua rotta di navigazione, se necessario. Seguire la corrente delle proprie inclinazioni è sicuramente uno dei modi migliori per imparare a mantenere una mente aperta e pronta al cambiamento, capace di reinventarsi e di accogliere nuove opportunità: nel mondo del lavoro, così come in mare, non sai mai che cosa ti riserverà la prossima onda.

7. Impara dalle esperienze degli altri, ma non paragonarti a loro 

I momenti di confronto con i colleghi in ambito scolastico, universitario o lavorativo, sono sempre un’occasione di crescita: conoscere i percorsi e le esperienze degli altri è un ottimo modo per prendere ispirazione, imparare a non commettere gli stessi errori oppure per avere una visione più ampia delle diverse possibilità che possono presentarsi durante la tua carriera blu. Nel fare ciò, però, è importante ricordare che ogni esperienza e scelta è a sé e non può mai essere paragonata con il percorso personale: il confronto serve ad arricchirci, non a sminuirci.

Foto via Canva

8. Apprezza i fallimenti

Che si tratti di una ricerca scientifica non andata a buon fine, di un esperimento mal riuscito o di un’esperienza lavorativa poco piacevole, nella scienza (e nella vita) è importante coltivare l’arte di saper cadere, perché solo così saremo in grado di rialzarci. Apprezzare i fallimenti è il primo passo per ottenere i migliori successi.

9. Impara a dire di no

Per quanto possa essere difficile, in alcune situazioni saper dire di no sarà la tua salvezza. Quando si ha la fortuna e la capacità di riuscire a far coincidere la propria passione con il proprio percorso lavorativo, come accade spesso nelle professioni legate al mare, sembra quasi impossibile (e a volte addirittura irriconoscente) dire di no a progetti, esperienze o richieste. Al contrario, conoscere i propri limiti in termini di disponibilità di tempo, energie e competenze, ti permetterà di affrontare ogni lavoro con la concentrazione e la dedizione che merita. 

10. Impara a dire di sì 

Allo stesso modo, però, è importante avere il coraggio di dire anche qualche sì, soprattutto quando le domande tendono a metterci in difficoltà e mirano a farci uscire dai confini della nostra comfort zone: mettersi in gioco può essere la chiave per conoscere nuovi ambienti, persone e attitudini, regalandoci un quadro sempre più completo della carriera blu più adatta a noi

Foto via Canva

Autrice: Bianca Bargagliotti

Bianca è Scientific Communication Manager e coordinatrice di SeaMag per Worldrise. Specializzata in Ecologia dei Cambiamenti Globali e Sostenibilità, se fosse un animale marino sarebbe una tartaruga che, così come la sua formazione, unisce mare e terra. 

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