Assenze – presenze racconta di un viaggio introspettivo e documentaristico d’indagine sul territorio. Durante i viaggi ho iniziato a fotografare oggetti trovati nell’ambiente che di solito si vedono all’interno delle proprie abitazioni. Mi sono chiesta “Come sono arrivati qui questi oggetti? Quali sono le concatenazioni di eventi che li hanno portati fino a qui?”. In questi oggetti ci vedevo una storia, delle persone.
L’ oggetto utilizzato in modo morboso, abbandonato e poi trasformato in rifiuto può testimoniare ed evidenziare stati emotivi o processi umani come quelli di nascita-attaccamento, vita-nel rifiuto di vivere e morte-distacco dalla vita terrena. La mia ricerca mi ha portato a riflettere sull’impatto che determinate abitudini umane hanno sull’ambiente che ci circonda. Ho deciso quindi di prendere come punto di riferimento il Naviglio Grande e ripercorrendo le tracce dell’uomo ho fotografato gli oggetti riemersi dall’acqua dopo la pulizia del naviglio: bottiglie, portafogli, buste di plastica e altri scarti.
Questa ricerca è basata sull’interazione con la collettività e l’ambiente. Cercando di stimolare a una riflessione su come una profonda conoscenza di sé possa aiutare a migliorare quelle che sono le proprie abitudini e quindi le condizioni attuali, rimane l’importanza di perseguire un obiettivo comune: quello di interagire collettivamente per far fronte a quella concezione di vita indistinta e individuale che prevale alle volte e che ti porta in un modo o nell’altro alla consapevolezza di non essere soli in questo mondo.
Ars Maris
Cristina Milone
Assenze - Presenze
Tracce dell'uomo - Tra oggetto e ambiente
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”Cristina nasce nel 1992 a Milano, dove studia Arti visive all’Accademia di Belle arti di Brera conseguendo nel 2019 la laurea triennale. La fotografia è il mezzo con cui le piace esprimersi di più. Seguendo un corso di specializzazione in Realizzazione artigianale del Made in Italy inizia uno stage con una fotografa di Design. La segue a Palermo per la biennale “Manifesta 12” tenutasi nel 2018, aiutandola con la sua ricerca artistica. Ha lavorato presso una galleria di design contemporaneo a Milano, basata sulla sperimentazione di nuovi materiali, forme e approcci non convenzionali, creando un prodotto che confina tra arte e design. Attualmente sta frequentando una scuola di fotografia e vorrebbe dedicarsi a progetti di reportage e still life e collaborare con onlus, brand, riviste cartacee e online.
