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Ars Maris

Cicci Borghi

Ovum Maris

Non disegno, non dipingo e non scolpisco.
La mia personale poetica, si incarna nel corpo dell’artista in prima persona. Quel corpo, lascia segni e lancia segnali a seconda delle necessità e propone citazioni tratte dalla storia dell’arte antica, moderna e contemporanea. Metto mano a quegli oggetti che subito mi appaiono come ready-made.
Scattano così, gli spiazzanti neuroni del dadaismo. Credo in quella forma d’arte dematerializzata indicata da Joseph Kosuth: art as idea, as idea, as idea. Rientrano in questa categoria un mio omaggio al Quadrato nel quadrato di Josef Albers e un altro mio omaggio all’Uovo di struzzo sospeso nella Pala di Brera di Piero della Francesca. I miei libri imbullonati e blindati, sono libri e fascicoli di storia dell’arte sfogliati e studiati al tempo dell’università.
Non chiamatemi artista ma Arteologo o Anartista. La mia è una PoetiKa col K.
In arte, come in amore, contano i preliminari. I miei preliminari sono le avanguardie storiche del Novecento.

Per info e acquisti invia un'email ad arsmaris@worldrise.org specificando il nome dell'opera.
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Carlo A. Borghi, Cagliari 1949. Storico dell'arte. Arteologo e artista, poeta e performer
situazionista. Ha lavorato al MiBACT. Autore radio e tv per Rai. Sceneggiatore di fiction e
documentari. Collaboratore di quotidiani e riviste culturali. Ha scritto Visualizza altro, ed. 1000
e una notte, Milano; Monologhi Impossibili. Le esclusive rivelazioni di 35 mitiche Lunàdigas, ed. Arkadia, Cagliari. Sono stati Marcel Duchamp e Joseph Kosuth ad aprirmi gli occhi – ora ex vedenti – sulla contemporaneità.